La recente mozione presentata da alcuni deputati regionali dell’ARS, in cui si chiede la rimozione del dirigente generale del Dipartimento dell’Agricoltura, Dario Cartabellotta, con riferimento al provvedimento sulla vendemmia verde (Bando per l’ammissione ai finanziamenti PNS Vino, Misura “Vendemmia Verde”, Campagna 2023/2024, redatto ai sensi dell’art. art. 47 del Reg. UE n. 1308/2013, modificato dal Regolamento (UE) n. 2021/2115 del 02/12/2021.), denota purtroppo non solo un tempismo inopportuno (ricordiamo che si vota domani e dopodomani), quindi in prossimità del momento elettorale, ma anche la più assoluta mancanza di conoscenza delle norme della politica UE.
Per la cronaca l’amministrazione regionale, di cui è dirigente appunto il Dr. Dario Cartabellotta, ha attuato un provvedimento che scaturisce dall’esigenza di evitare il rischio di doppio finanziamento tra la vendemmia verde ed altri strumenti di sostegno, in caso di coesistenza di una domanda di Vendemmia Verde con una domanda di aiuto prevista dal PSR Sicilia 2014/2022 Operazione 10.1B “pagamenti per impegni agro-climatico-ambientali” o PSP 2023/2027 SRA29.
In sintesi, il Regolamento comunitario, prevede che l’importo dell’aiuto finanziabile per la domanda del PSR/PSP, potrà essere ridotto o escluso, in considerazione della risposta del MASAF a chiarimento dell’art.5 del DM 185108 del 30 marzo 2023 a seguito della nota prot. 78243 del 09/04/2024 a firma del Dirigente Generale e dell’Assessore.
In tal senso il provvedimento esitato dal Dr. Dario Cartabellotta, pur se con i tempi ristetti a disposizione, ha messo in atto non solo le indicazioni del MASAF, ma ha evitato, allo stesso tempo, una serie di ricorsi e contenziosi che avrebbero causato un aggravio economico per l’Amministrazione Regionale a causa di una evidente infrazione alle norme UE. Ricordiamo, a tal proposito, che le procedure di infrazione sono quei provvedimenti che vengono avviati nei confronti degli Stati membri che non adeguano il proprio ordinamento al diritto europeo (in questo caso a quanto previsto dalla PAC).
Tutto ciò fa rilevare, intanto, la carenza di conoscenze del diritto europeo e delle sue norme specifiche da parte di questi deputati regionali ma solleva, nello stesso tempo, un ragionevole e fondato dubbio sulla loro buona fede visto che gli attuali deputati sono stati eletti il 25/09/2022 (XVIII Legislatura ARS) e, fino ad oggi, nulla hanno detto (non ci risulta nessun atto ufficiale) a proposito (tra le altre norme disattese) della mancata firma dell’Assessore di turno del Decreto della L.R. 21/2021 inerente alle “Disposizioni in materia di agroecologia, di tutela della biodiversità e dei prodotti agricoli siciliani e di innovazione tecnologica in agricoltura.”
Orbene, anche qui per chiarezza del cittadino (che dovrebbe essere una delle preoccupazioni, e delle prerogative, di un deputato regionale) dal momento in cui si sono insediati, nessuno di questi deputati ha chiesto conto e ragione agli Assessori che si sono succeduti, e al Governo regionale, della mancata emanazione del Decreto della suddetta legge, facendo perdere quel notevole vantaggio che aveva acquisito la Sicilia, con questa norma, in campo europeo, nei programmi di transizione ecologica verso le due scadenze del 2030 e del 2050 previste nell’ambito del Farm to Fork.
Ricordiamo, per onore di cronaca, che la proposta del suddetto decreto era già stata esitata favorevolmente, sin dal 2022, dal competente tavolo tecnico del Servizio 1 – Agroecologia e agricoltura biologica del Dipartimento, con l’approvazione del Dirigente Generale Dott. Dario Cartabellotta.
Tale questione denota purtroppo, e ancora una volta, un pericoloso sbandamento di una parte della politica che, come si suol dire, ha perso una buona occasione per tacere.
Per questo motivo, il Coordinamento Agroecologia Sicilia (che è un organo tecnico-scientifico) prende le distanze da questo modo inopportuno, fuorviante e opportunista di fare politica, sforzandosi di essere al servizio di quella Verità che dovrebbe essere sempre obiettivo principale della Politica.
Guido Bissanti.